Accessibilità web: ti spiego cos'è in modo semplice

Data di pubblicazione: 1 Maggio 2025
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Autrice: Chiara Lupo

L'accessibilità si può definire come la caratteristica di un prodotto, servizio o ambiente fisico di essere fruibile da chiunque, in modo diretto, senza limiti o barriere. Due esempi di accessibilità fisica possono essere l'entrata di un edificio con una rampa o una mappa tattile in braille che permette di leggere delle indicazioni. Quando viene applicata ad un sito web, un'app o un contenuto, si può definire anche "accessibilità web" o "accessibilità digitale".

Immagina di entrare in un negozio e di non riuscire a vedere i prodotti che ti interessano. O peggio, di non riuscire nemmeno a navigare tra gli scaffali. È quello che può succedere ad una persona con disabilità visive, quando un sito web non è accessibile. Gli utenti che incontrano questi ostacoli non possono interagire con i contenuti, perdendo così un’esperienza.

Persona usa le mani su display braille con tastiera per computer sottostante.

Accessibilità web: è solo per persone con disabilità visive?

L'accessibilità web viene perlopiù associata a disabilità fisiche temporanee o permanenti, soprattutto visive o motorie. Questa visione è decisamente riduttiva. In realtà, l’accessibilità coinvolge un insieme molto più ampio di esigenze e situazioni.
Si parla, ad esempio, di accessibilità intergenerazionale, quando si tiene conto delle difficoltà che possono insorgere con l’età. Oppure di accessibilità cognitiva, per chi ha difficoltà di concentrazione, dislessia, disturbi dell’apprendimento o semplicemente per chi è sovraccarico di informazioni. E non va dimenticata l’accessibilità linguistica, che riguarda chi ha un livello di istruzione diverso, parla una lingua diversa o si trova a interagire con contenuti tecnici poco chiari.

Principi fondamentali per creare un sito web accessibile

Un contenuto accessibile è uno che mette chiunque nella condizione di capire, interagire e partecipare.
Per raggiungere questo obiettivo, sono stati infatti definiti 4 princìpi fondamentali, che sono alla base delle linee guida sull’accessibilità web (WCAG – Web Content Accessibility Guidelines):

1. Percezione: garantire che i contenuti siano percepibili da tutti

Il contenuto deve essere innanzitutto percepibile dai sensi umani. Questo significa che le informazioni devono essere presentate in modo che siano fruibili da chiunque. Anche da chi ha disabilità visive, uditive o sensoriali. Esempi:

  • Inserire testi alternativi per le immagini, per renderle percepibili a chi utilizza screen reader o chi ha difficoltà visive. In questo modo, anche chi non può vedere l’immagine può comprenderne il contenuto tramite il testo alternativo.
  • Inserire i sottotitoli nei video, per chi ha difficoltà uditive o per chi non può ascoltare l'audio in ambienti rumorosi. I sottotitoli rendono il messaggio comprensibile, purché siano scritti in modo leggibile.
  • Utilizzare colori con alto contrasto, per chi ha problemi di vista o utilizza dispositivi con schermi piccoli.

2. Operabilità: rendere il sito navigabile con diversi dispositivi e strumenti

Il contenuto deve essere utilizzabile da tutti. L’interfaccia deve essere progettata in modo da essere facile da navigare e interagire senza difficoltà, da dispositivi o modalità di input (tastiere, mouse, comandi vocali) diversi. Esempi:

  • Rendere pulsanti e link facilmente cliccabili, per chi ha difficoltà motorie o per chi sta utilizzando un dispositivo mobile con un piccolo schermo. Pulsanti troppo piccoli o troppo vicini rendono difficile la navigazione e aumentano la frustrazione.
  • Permettere la navigazione da tastiera, per chi ha disabilità motorie o preferisce usare la tastiera anziché il mouse. Questo include anche la possibilità di navigare facilmente tra i link, i campi di moduli e le sezioni del sito tramite il tasto "Tab".
  • Evitare contenuti che si spostano rapidamente, come animazioni o pop-up che appaiono e scompaiono troppo velocemente, per evitare difficoltà motorie o disagio a chi sta cercando di seguire un contenuto.

3. Comprensibilità: assicurare che i contenuti siano facili da capire

Il contenuto deve essere facilmente comprensibile. Il testo deve essere scritto in modo chiaro e semplice, con una struttura logica che consenta una lettura facile. Inoltre, l’interfaccia deve fornire istruzioni semplici e un feedback chiaro in caso di errori. Esempi:

  • Utilizzare un linguaggio semplice senza tecnicismi, per garantire che chiunque, anche senza una conoscenza avanzata, possa comprendere facilmente le informazioni e le istruzioni.
  • Evidenziare in modo chiaro gli errori di compilazione nei moduli, per aiutare gli utenti a capire subito cosa c'è da correggere senza confusioni.
  • Fornire istruzioni semplici per completare un’azione, in modo che l'interazione sia intuitiva e senza ambiguità.

4. Robustezza: sviluppare un sito compatibile con vari browser e tecnologie assistive

Il contenuto deve essere robusto: deve funzionare bene su piattaforme, tecnologie assistive e dispositivi differenti. Questo principio implica che i contenuti siano scritti con un codice solido e compatibile con i browser e le tecnologie emergenti. Esempi:

  • Design responsive che si adatta a vari dispositivi, per garantire che il sito o l'app sia fruibile facilmente su smartphone, tablet, e desktop, indipendentemente dalla dimensione dello schermo.
  • Codice HTML valido, per assicurare che il contenuto venga visualizzato correttamente su tutti i browser e che sia compatibile con le tecnologie assistive, come gli screen reader, per una fruizione inclusiva e senza errori.
  • Compatibilità con screen reader, per consentire a chi ha difficoltà visive di accedere al contenuto in modo semplice e fluido, con un'interfaccia che trasmette tutte le informazioni testuali in modo chiaro.

Normative e linee guida internazionali sull'accessibilità

Per garantire accessibilità e usabilità dei siti web, è fondamentale seguire le linee guida riconosciute a livello internazionale:

  • WCAG (Web Content Accessibility Guidelines): standard sviluppati dal W3C che definiscono le best practice per rendere i contenuti web accessibili.
  • European Accessibility Act (EAA): direttiva europea entrata in vigore il 28 giugno 2025, che impone obblighi di accessibilità per prodotti e servizi digitali e fisici, con l'obiettivo di uniformare e migliorare l'accessibilità in tutti i Paesi membri dell'UE
  • ADA (Americans with Disabilities Act): normativa statunitense che impone requisiti di accessibilità per prodotti e servizi digitali.
  • UNI (Ente Italiano di Normazione): ha adottato le linee guida per l’accessibilità dei siti web in Italia, come le linee guida accessibilità AGID.

Questi strumenti normativi forniscono un quadro di riferimento essenziale per sviluppatori e designer, assicurando che i siti web siano conformi e realmente inclusivi.

Adottare un design accessibile non solo aumenta l’inclusività, ma può anche migliorare l’esperienza utente e, di conseguenza, la fidelizzazione dei clienti. I siti che sono facili da navigare per tutti tendono ad avere un tasso di conversione più alto, poiché ogni utente riesce a trovare rapidamente ciò che cerca.

Iniziare a rendere il tuo sito web accessibile è una scelta che dimostra impegno verso un web più equo. Se non sai da dove cominciare, contatta un esperto di accessibilità. La buona notizia? Ogni piccolo miglioramento fa una grande differenza per l'accessibilità web.

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